Così, Elisabeth, Daizer, la piccola e i due monaci tornarono alla locanda.
Salirono nella loro stanza ed attesero che tornasse la sera.
I due religiosi allora recitarono i Divini Misteri del Santo Rosario ed altre orazioni.
Daizer invece, sceso di nuovo al pianterreno, sistemò una ruota del suo carro, che durante il viaggio era finita in qualche fossato di troppo.
Il contrabbandiere risalì verso il tardo pomeriggio.
Portò in camera alcune mele che aveva colto nel giardino della locanda.
La bambina per tutto il tempo non disse nulla, restando accanto ad Elisabeth con lo sguardo perso nel buio.
Poi, quando il crepuscolo lasciò il cielo e si fece buio, la campana della chiesa cominciò a suonare.
“E' l'ora della messa...” disse Daizer voltandosi verso Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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