La figura incappucciata ascoltò con attenzione la poesia recitata da Altea.
Ascoltò ogni parola quasi in religioso silenzio, fissando talvolta gli occhi di lei, altre volte le sue mani che gesticolavano nel declamare i versi.
“E' una poesia molto bella...” disse alla fine “... ma inverosimile, irreale...” sentenziò “... un fiume di parole belle, ma vuote... nessuno può amare ciò che è brutto ed indegno... ciò che affligge la vista ed intristisce il cuore...” scosse il capo “... nessuno potrebbe credere a simili parole... neanche l'autore... solo Dio ama indistintamente i belli ed i brutti... per questo è Perfetto... detesto le parole inutili... le menzogne...” si alzò, per poi avvicinarsi alla finestra “... questo mi spinge a rifiutare la compagnia dei miei simili... odio il loro parlare, il loro mormorare... parole di circostanza... dette per paura o piaggeria... avete mai fantasticato su quale animale essere? Fra tutti gli animali quale sia il vostro preferito? Io adoro il cigno... resta in silenzio per tutta una vita... e solo prima di morire si abbandona ad un canto alla vita... si, adoro il silenzio... perchè è l'amato della Solitudine... la sua voce sono mille pensieri, infinite sensazioni... e quelle non hanno suono, se non quello dei battiti del cuore...” restò poi in silenzio per qualche istante “... ma non voglio tediarvi con questi discorsi, né imporvi la mia compagnia... come avete visto sono di indole inquieta e scorbutica... se volete, potete andare a visitare il castello... vi farò accompagnare da madama Geroa...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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