La porta si aprii lentamente, entrai e la richiusi piano mentre la stanza appena in penombra era inebriata dalla musica dell'organo.
Rimasi addosso alla porta, per evitare qualcuno entrasse.
Il pianista si accorse subito della mia presenza, smise di suonare e con stupore mi rivolse la parola, ora riuscivo a vederlo bene...era proprio il ragazzo del ritratto..il vero padrone del castello.
Abbassai la spada, il cuore batteva in fretta, mille domande nella mia mente...perchè mai non dovevo vederlo?
"Milord, mi chiamo Altea.." mi staccai dalla porta per parlare con lui, mi avvicinai a lui seduto in una seggiola di fronte all' organo "la gente del vostro Borgo mi ha spinto di proposito fin qui nel vostro maniero e non capisco il motivo...so tutto..tutto di ciò che vi è successo, lo sapete vero se mi scopre ora quell'uomo sono dei guai per me, mi ha intimato di rimanere qui fino il primo Venerdi del mese...ditemi, presto, in cosa consiste la vostra maledizione e che rimedio la può annullare...sono pronta a aiutare voi e quindi pure la gente di questo maniero e del Borgo..io stessa stavo per essere vittima di quella donna..quella strega e suo figlio...solo sono stata forte e non ho creduto in loro, ma nel Signore..ma è una lunga storia. Sono qui per salvarvi..non abbiate timore, lo sapete non posso rischiare, devo tornare immediatamente nella mia camera".
Lo guardavo negli occhi e lui mi ascoltava turbato e in silenzio...era bello, il suo sguardo dagli occhi neri profondi era inquieto...ma perchè non si rivoltava contro quel uomo invece di rimanere qui fermo a suonare.
Gli sorrisi leggermente..speravo si fidasse di me.