Clio era sfinita per lo sforzo causatole dello scontro con quei mercenari.
Da sola aveva saputo tener testa a quegli uomini armati, ma ora pagava il prezzo per quella dura fatica.
E nel vederla barcollare i suoi soldati, che nel frattempo avevano catturato gli assalitori del loro capitano, si avvicinarono a lei.
“Presto...” disse uno di loro “... recuperiamo i cavalli e portiamo il capitano al palazzo...”
Ma in quello stesso istante alcune sagome emersero come demoni dal fuoco.
Furono rapidi e letali nell'avventarsi sui militari, trucidandoli grazie all'effetto sorpresa, per poi liberare i loro compagni ancora vivi.
Erano infatti altri mercenari e di numero doppio rispetto ai soldati.
E davanti agli occhi di Clio con ferocia finirono i militari della Guardia Reale.
Un attimo dopo ben dieci di quei mercenari circondarono Clio.
“Bene bene...” fece Boyke, uno dei luogotenenti di Gufo Scarlatto “... vedo che le guardie del re avevano pensato bene di arrestare alcuni dei nostri...” rise insieme ai suoi “... e perchè mai poi?” Sarcastico. “Siamo dei gentiluomini... infatti non abbiamo osato alzare una sola mano contro questa bella fanciulla...” indicando Clio “... eh, ma ora che ci penso, il nostro affascinante comandante si è sempre ritenuto pari ad un uomo... dunque nessuno potrà biasimarci se lo tratteremo come tale...” rise di nuovo “... ma forse è uno spreco...” avvicinandosi a lei, per poi fare un cenno ad alcuni dei suoi.
Questi subito presero Clio e la bloccarono tenendola ferma davanti a Boyke.
La ragazza ora non solo avvertiva la stanchezza, ma cominciava anche a sentire le ferite causate dallo scontro di poco fa.
Ferite che iniziarono a darle leggeri capogiri.
Boyke allora la fissò e poi, con gesto improvviso, le strappò la tunica, facendo si che tutti i suoi uomini potessero vederla mezza nuda.
“Eh, amici miei...” guardandola con lussuria Boyke “... di un uomo questo capitano non ha proprio niente...” rise nuovamente “... tenetela ferma... molto ferma...” ordinò a quelli che la tenevano bloccata.
Infatti Clio era impossibilitata a muoversi e completamente alla mercé di quei mercenari.