A quel comportamento di Altea, il padrone del castello perse il controllo.
Prese la tavola e la capovolse con forza, rompendo poi le sedie una ad una.
Si voltò poi imbestialito contro la donna, fissandola con i suoi occhi grandi e luminosi.
La sola cosa del suo volto che si mostrava da quel cappuccio.
“Dovrei spezzarvi le braccia” disse con rabbia “come voi avete fatto con i petali della rosa!” La prese per le braccia, scuotendola forte. “E ringraziate il Cielo che non sono un vile come il vostro Elvet, altrimenti vi batterei e frusterei come si fa con le donne come voi!” La spinse a terra. “La prossima volta che mi mancherete di rispetto” intimò all'avventuriera “ve ne pentirete amaramente!” Ed uscì sbattendo la porta.
Nella stanza c'era Geroa che subito si avvicinò ad Altea.
“Come state, milady?” Chiese preoccupata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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