“Il Borgomastro...” disse il prete pensieroso “... immagino parliate di lui...” sorrise lievemente, per poi fissare Elisabeth “... si... fu anche Borgomastro di un piccolo paesino...”
“Di chi parlate, padre?” Chiese Daizer.
“Di Michele di Arkwin...” rispose il religioso “... Gran Maresciallo dell'Arciduca di Capomazda... uomo alto, robusto, dalla voce sicura, il temperamento deciso, eppure animato da una nobiltà di spirito che lo rendeva carismatico e nello stesso tempo gentile...” la descrizione rispecchiava alla perfezione l'uomo incontrato al villaggio da Elisabeth.
“Dov'è ora costui?” Domandò il contrabbandiere.
“E' morto...” fece il prete “... che Dio conceda pace alla sua anima fiera...”
Daizer allora fissò Elisabeth con uno sguardo incredulo.
“Comino il Maniscalco...” continuò il chierico “... forse ho udito questo nome, sebbene rammenti poco chi fosse... ricordo di un giovane maniscalco, addetto al cavallo preferito del giovane Duca...” restò a riflettere “... si, forse pian piano qualcosa mi sta tornando alla mente... si, ricordo a stento di un giovane maniscalco con quel nome... morto in seguito ad una caduta da cavallo...”
“Ma è assurdo!” Esclamò Daizer. “Parlate di gente che non c'è più!”
Si, amico mio...” annuì il prete.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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