Era solo Lunedì e al primo Venerdì del mese mancavano ancora cinque giorni.
Però, nonostante tutto, Altea aveva deciso di lasciare quel castello.
Raggiunse ancora una volta la stanza di Elvet e questi nel vederla fu colto da grande soddisfazione.
La strinse fra le braccia e di nuovo la baciò con passione.
Fu un bacio lungo, in cui le loro labbra assaporarono tutto dell'uno e dell'altra.
“Sentivo di rivedervi...” disse all'avventuriera “... si, lo sentivo e sapevo che il cuore non mi ingannava...” prese poi la scure portata dalla donna e cercò di spezzare la catena che lo teneva bloccato.
Ma fu inutile.
“Questa dannata catena” fece Elvet “è dura e impossibile da scalfire... ci occorre la chiave... si, solo con quella possiamo aprirla...” fissò Altea “... ma dovete prenderla voi... essa si trova in una stanza chiusa in cima alla torre più alta di questo maniero... è custodita in uno scrigno di duro legno di noce... prendetela e portatemela qui... ma fate presto, prima dell'alba o saremo perduti... così che insieme lasceremo questo luogo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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