Boyke prese quel lembo con le iniziali di Clio e lo mostrò a Gufo.
“Bene...” disse questi “... l'emissario del Senato ti attenderà al posto stabilito... gli darai questa prova...”
“Si, capo.” Annuì Boyke.
“E rammentagli” fece lo Scarlatto “che attenderemo massimo tre giorni per il riscatto. Allo scadere del terzo giorno giustizieremo la ragazza.”
“Ti rammento la tua parola, capo...” mormorò Boyke.
“Si...” annuì Gufo “... se non sarà pagato alcun riscatto, prima di ucciderla ne farete ciò che vi piacerà.”
“Ottimo!” Esclamò ridendo Boyke, per poi guardare Clio. “Sentito, dolcezza? Potrebbe essere molto divertente!”
“Prega dunque che al Senato decidano di pagare per la tua liberazione.” Rivolgendosi Gufo alla ragazza.
Ad un tratto un rumore di passi.
“Capo...” arrivando uno dei suoi mercenari.
“Cosa c'è?” Voltandosi verso di lui lo Scarlatto.
“L'emissario del Senato...”
“Cosa?” Incuriosito il capo dei mercenari.
“E' qui...”
“Come sarebbe a dire?” Turbato lo Scarlatto.
“Come ha fatto a trovare questo nostro rifugio?” Incredulo Boyke.
“Forse ti hanno seguito, idiota!” Con rabbia Gufo.
“Impossibile, capo!” Scuotendo il capo Boyke.
“Ora vengo a vedere.” Parlando Gufo al mercenario.
“No, capo...” mormorò questi “... chiede di vedere la ragazza... dice vuole essere certo che sia viva...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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