Eilonwy cadde presto addormentata.
E sognò.
Sognò immagini confuse, incerte, che resero il suo riposo inquieto.
Sognò giardini che mutavano in foreste prima e in selve poi.
Sognò ombre che si aggiravano in una notte tormentata, fatta di tenebre e lamenti lontani.
Sognò poi vallate cupe e desolate, corazze strappate a cavalieri senza più vita.
E poi città deserte e castelli abbandonati.
Vide poi in quei sogni l'enigmatico volto del giovane cavaliere ed udì la voce di sir Riccardo.
Sognò infine la sua famiglia ed il suo regno.
Poi si destò.
Quei confusi sogni erano terminati.
Lei era ancora in quel giardino, accanto a quelle rose.
E aprendo gli occhi udì una voce.
Qualcuno cantava.
Era il giovane cavaliere seduto vicino ad una fontana di quel verziere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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