La ragazza guardò Elisabeth con aria confusa.
Poi guardò Daizer e i due monaci.
Fissò tutti loro a lungo, senza tuttavia pronunciare una sola parola.
“Che mi prenda un colpo...” disse il contrabbandiere “... e questa chi diavolo è?” Guardò con attenzione i vestiti della ragazza. “Perchè avete parlato di crescita?” Chiese poi ad Elisabeth.
“Perchè” intervenne Fra' Favalius “nessuno può essere entrato qui e nessuno, naturalmente può esserne uscito, visto che io e Fra' Severius siamo rimasti a pregare fino al vostro arrivo. E poi guardate i suoi vestiti... sono gli stessi che indossava la bambina... sono persino consumati e sporchi negli stessi punti... con la sola differenza che sembrano più piccoli...”
“Vuoi dire che...” stupito l'altro monaco.
“Si, fratello...” annuì Fra' Favelius “... Elisabeth ha ragione quando parla di crescita... questa ragazza, per incredibile che può sembrare, è la bambina che abbiamo trovato nel bosco...”
“E' assurdo!” Esclamò Daizer.
La ragazza intanto continuava a guardarli come chi non comprende cosa accade intorno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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