I frati ascoltarono con attenzione il racconto di Altea e mentre la ragazza parlava ne arrivò un altro.
Fra' Clemente lo presentò all'avventuriera e le pregò di continuare.
Alla fine della storia i religiosi si scambiarono varie occhiate.
“E' una storia triste terribile...” disse Fra' Clemente “... noi qui viviamo in religiosa e caritatevole solitudine, lontani dal mondo e dai suoi affanni... per questo non conosciamo quell'abate e né tanto meno la donna che definite strega... l'unica cosa che possiamo dirvi è di cercare aiuto da chi può fornirvelo... in un borgo non lontano da qui, chiamato Averze, dimora un grande uomo di Fede, chiamato dall'Arciduca per curare i mali di queste terre... egli ha nome Don Auster l'inquisitore e tratta casi simili al vostro...”
Ma proprio in quel momento si udì ancora una volta lo spaventoso grido che Altea tanto bene conosceva.
E quell'urlo bestiale turbò non poco i monaci.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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