Domata?
Oh povero imbecille! Nessuno mi avrebbe mai domata!
Lui non mi avrebbe domata mai. E anche se amavo Sir Riccardo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta l' anima, neanche lui mi avrebbe mai domata.
Ci lasciammo alle spalle Hortus ed in sella ai nostri destrieri riprendemmo a cavalcare attraverso i vari boschi e foreste.
Sir Flees tirò fuori la bussola rubata ed incominciò vedere come funzionava. Per capire dove era Gioia Antiqua, però, dovevamo sapere quale era il Santo Patrono dell' immenso borgo.
La sfortuna di Sir Flees fu quella di non sapere quale fosse il nome del santo. Così incominciò a dire che chi era cristiano era un gran ignorante.
Mi misi a ridere per la sua stoltezza e il suo non sapere.
Anche se non era bello che una principessa facesse gesti bruschi e violenti, gli strappai con forza la bussola e gli dissi: "Date qua!....Siete piu' ignorante di un contadino e piu' inutile ed incapace di una zanzara! Lo sanno pure i sassi che il santo di Gioia Antiqua è S. Giorgio" e dopo aver parlato lo guardai.
Vidi che fece una faccia confusa e sorpresa.
Alzai gli occhi al cielo ed esclamai: "O Signore Santissimo, perchè tutti a me! S. Giorgio....quello del Drago!".
Lo guardai di nuovo, ma non vedendo alcun segno di intelligenza e cultura incominciai a raccontare la storia del santo: "Si narra che in una città chiamata Selem, in Libia, vi fosse un grande stagno, tale da poter nascondere un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno, ma quando queste cominciarono a scarseggiare furono costretti ad offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte. Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene. Il re, terrorizzato, offrì il suo patrimonio a metà del regno, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli. Dopo otto giorni di tentativi, il re alla fine dovette cedere e la giovane si avviò verso lo stagno per essere offerta al drago. In quel momento passò di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale, saputo dell'imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa, promettendole il suo intervento per evitarle la brutale morte. Poi disse alla principessa Silene di non aver timore e di avvolgere la sua cintura al collo del drago; il quale prese a seguirla docilmente verso la città. Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi, ma Giorgio li tranquillizzò dicendo loro di non aver timore poiché «Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro». Allora il re e la popolazione si convertirono, il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi".
Dopo aver finito di novellare, scrissi "Chiesa di S. Giorgio Maggiore" sulla bussola. Mi apparve la mappa con la nostra destinazione e i giorni che ci avremmo impiegato ad arrivarci.
"Ci impiegheremo 5 giorni ad arrivare a Gioia Antiqua. Ecco tenete!" e gli porsi con freddezza la bussola.