“Ma quanta fretta...” disse don Charls ad Elisabeth “... dopotutto, se siete stati convocati qui, è interesse nostro proteggervi.” Rise appena.
“Proteggerci da cosa?” Chiese Daizer, che aveva la mano della maga nella sua.
“Questa città” spiegò il chierico “è un luogo di Fede, essendo abitata da gente timorata di Dio. Tuttavia fuori le sue mura, nell'immenso e primordiale bosco, vi dominano forze oscure che si manifestano attraverso segni che non sempre è possibile decifrare.” “Fissò i tre che erano davanti a lui. “Per esempio, è giunta voce di una misteriosa setta ereticale che pare diffondere la sua, diciamo, dottrina, anche se la parola più esatta è propaganda, fra i fanciulli e le fanciulle, spargendo così come veleno i loro diabolici semi di morte.” Il suo sguardo si fermò sulla ragazza che era con Elisabeth e Daizer. “Ma sono certo che voi siete degni e affettuosi genitori acquisiti per questa vostra nipote.” Sorrise alla ragazza. “Sei molto carina, sai? Posso conoscere il tuo nome? E da dove vieni?” Chiese alla ragazza.
E a quelle sue domande del chierico Daizer lanciò una rapida occhiata ad Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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