“Beh...” disse Guisgard, con un sorriso divertito per risposta a quello mostrato da Clio “... immagino che una dama cortese, visto l'abito e tutto il resto, non mi avrebbe più rivolto la parola magari per gelosia...” rise appena “... con voi invece non corro questo rischio...” terminò di bere dalla sua coppa “... quanto alla vostra spedizione, però non ditelo con quel tono, milady... sembra quasi vi dispiaccia la mia partenza...” la fissò divertito “... però, sapete, ho sempre avuto difficoltà a sottostare ad una qualsiasi disciplina... prendere poi ordini da una donna, eh, forse è chiedere troppo... specie se bella come voi...” con tono irriverente “... ah, un suggerimento... evitate di mostrarvi così ai vostri uomini, con quell'abito generoso e le ciocche dei capelli che vi imperlano il viso in quel modo... sapete, la disciplina militare non è esente da tentazioni...” rise.
“Sir Guisgard...” disse Bool “... come detto anche da lady Clio, il vostro valore è indubbio e questo regno vi sarà sempre grato per ciò che avete fatto. Spero che prendiate seriamente in considerazione la nostra proposta.” Guardò poi la ragazza. “Lady Clio, potete andare. Anche io mi ritiro, mi aspettano alcune delicate faccende.” Salutò i due e col suo seguito uscì.
“Suvvia, sorridete ora...” rivolgendosi Guisgard a Clio una volta rimasti soli “... avete visto, no? Non ho rivelato il vostro segreto.” Le fece l'occhiolino. “E so che morite dalla voglia di rivedere il vostro principe.”
In quel momento entrò Nestos.
“Guisgard...” vedendo il cavaliere “... milady...” fissando Clio “... allora sei riuscito... lo sapevo!” Esclamò sorridendo al suo compagno.
“Si, siamo stati fortunati.” Annuendo Guisgard. “Ma molto del merito è del nostro capitano...” indicando Clio “... ha messo in campo armi che neanche sospettavo avesse...” la fissò, facendole ancora l'occhiolino.