il vento chiama e sussurra accarezzando dolcemente il tuo candido viso...
mentre le tue ventinove primavere arrossiscono nell'arancio del crepuscolo,
in questa eterna altalena di prghera e di speranza mi sento minuscolo,
muovermi nella baffarda condizione irreale di un tempo sbiadito,
oggi, che nell'ora della mia partenza, indico la luna con il dito...
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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