Clio uscì e Nestos e suo padre la salutarono.
“Non credo che ci sono molti uomini in grado di entrare nel covo dei Gufi Scarlatti ed uscirne vivi.” Disse il medico.
“Quel tipo” sbottò il padre di Clio “ha solo avuto fortuna! Ed ora basta, non voglio più parlare di quell'individuo!”
“Si, milord.” Con un cenno del capo Nesos. “Col vostro permesso comincerei ora a preparare il tutto per la mia partenza.”
“Si, certo.” Annuì il vecchio militare.
Intanto Clio era stata al capezzale di Karel.
Il principe purtroppo era ancora senza conoscenza ed in fin di vita.
Da qui raggiunse poi la sua caserma, dove rivide Astin.
“Capitano!” Esclamò il luogotenente entrando nel suo ufficio. “Che Dio sia lodato! E' indescrivibile rivedervi qui! Alla notizia della vostra liberazione tutti gli uomini hanno fatto festa!” Sorrise. “E mi sono permesso di concedere loro la possibilità di festeggiare un po'. Ho accordato loro il permesso di trascorrere un paio d'ore di svago nella mensa. Venite, saranno lieti di incontrarvi.” Ma in quel momento si udirono provenire degli schiamazzi proprio dalla mensa.
“Strano...” mormorò Astin “... avevo detto loro di non fare troppo chiasso. Dopotutto questa è una caserma...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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