“La teca che la custodisce” disse quel cavaliere ad Altea “verrà aperta solo alla fine della giostra, per essere consegnata al vincitore. Dovrete dunque attendere la fine del torneo per vederla, milady.”
La gente si era accalcata presso il portico della chiesa per poter vedere anche solo di sfuggita la teca contenente l'arma tanto ambita.
Ad un tratto, tra la folla, Altea udì una voce a lei familiare.
“E ditemi, cavaliere...” stringendosi al braccio di Tyssen la giovane figlia del locandiere “... pensate di poter vincere questa giostra?”
“Vedremo, damigella.” Rispose il nobile cavaliere.
“Vi sembrerò sfacciata” disse lei “ma non ho mai neanche lontanamente pensato di poter un giorno essere la madrina di un cavaliere come voi, milord.”
“Farò del mio meglio” fece Tyssen “per vincere e donarvi quel privilegio. L'ho promesso a lady Altea.”
“Però voglio che vinciate per me, non per lei.” Replicò la ragazza. “Anzi, ad essere sincera, ne sono anche un po' gelosa.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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