Disattivato
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Ascoltai attentamente l'uomo, e attesi la fine del suo discorso per rispondere.
"Grazie, messere... Sì certo, andate pure, così potrò ricordarmi soltanto delle importanti informazioni che ci avete fornito, e fingerò di non aver sentito che avete messo in dubbio il valore dei miei migliori soldati, e avete consigliato di lasciar morire Sua Maestà..." Lo guardai seria, per poi tornare a sorridere "Andate pure, e grazie ancora... E Naturalmente ringraziate anche il vostro amico così permaloso... Ditegli, vi prego, che non era mia intenzione offenderlo..." Guardai per un attimo nella direzione in cui era sparito "Ero solo sorpresa.. Mi ha abituato ad un comportamento molto più altalenante, insomma.. Due buone azioni in un solo giorno..." Sorrisi "Mi sembrava alquanto strano.." Scossi la testa "Ah, ci rinuncio, non capirò mai quel tipo.." Mormorai tra me e me "Arrivederci messere, grazie per le informazioni..." Dissi, sorridendo.
Mi voltai così verso Astin, e restai a fissarlo per un lungo istante, seguendo il filo dei miei pensieri.
Mi destai con un sospiro, e sorrisi al mio luogotenente "Mi ero incantata.." Sorrisi, per poi sospirare di nuovo, perché il piano a cui avevo pensato non mi piaceva per niente "Sto già male al solo pensiero.." Mormorai "Andiamo.." Facendo cenno ad Astin di raggiungermi.
Mi avvicinai ai senatori "Signori, mi rincresce ma la spedizione subirà un ritardo di alcune ore, abbiamo ragione di credere che il rapimento del re non sia altro che una trappola, pare che in quel reame odino la nostra terra e la nostra gente, dunque non possiamo semplicemente bussare alla porta, occorre un piano preciso, ma ce la faremo, non temete.. Non occorre che restiate ad aspettarci.." Mi inchinai "Con permesso..".
Tornai così tra i miei soldati, e spiegai la situazione.
"Questo è quanto.. Dobbiamo trovare uno stratagemma che ci permetta di entrare, e possibilmente uscire vivi da quel reame.. Borel.." Chiamai, voltandomi verso di lui "Abbiamo bisogno di te, possiamo fingerci originari della tua città? Il viaggio sarà lungo, potresti insegnarci i modi di dire, le espressioni comuni? Potremmo essere, non so... Mercanti.. Armaioli però, io non saprei distinguere due stoffe diverse..." Poi un'idea mi balenò nella mente "Un momento.. E se fossimo mercenari, una compagnia di ventura? A quel punto nessuno ci chiederebbe di dove siamo... Mercenari rifiutati dal regno di Afravalone, che ha preferito assoldare i Gufi Scarlatti... Abbiamo giurato vendetta al senato per questo affronto... Insomma, il nemico del mio nemico è mio amico, non si dice così?" Sorrisi "Sì, mi piace... Almeno non dovremmo fingere di essere quello che non siamo... Combattere ci riesce discretamente bene mi pare... E io potrò continuare ad indossare i calzoni.." Risi appena "Cosa ne dite? Certo, dovremo dimenticare i gradi, lasciare a casa l'uniforme e quant'altro.." Mi fermai un attimo "Eh, però io non me ne posso andare in giro col mio nome... Certo non sarò l'unica donna in grado di combattere, quindi posso tranquillamente essere un mercenario, ma se mi chiamassi come il capitano della guardia reale di Afravalone, sarebbe molto sospetto... Quindi ci vuole un nome, un soprannome.. Gufo Scarlatto non si sarà chiamato così da bambino immagno, ma a nessuno è mai importato... Ah, si accettano suggerimenti... Non sono brava in queste cose.. E naturalmente servirà un nome per la nostra compagnia..." Li guardai uno ad uno "Allora, che ne pensate? Se l'idea vi piace ci rivediamo qui a mezzogiorno, ci cambiamo i vestiti, raddoppiamo le razioni di vino, liberiamo i cavalli dai colori di Afravalone e ce ne andiamo.. Voglio vedere il peggio di voi... Io direi che per mezzogiorno dovremmo farcela..".
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