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Vecchio 03-04-2014, 02.06.50   #1288
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio raggiunse i suoi compagni presso la locanda, sedendosi subito al loro tavolo.
E nel vederla così, con i capelli tinti, restarono alquanto sorpresi.
“Capitano...” disse meravigliato Borel “... siete proprio voi? Per poco non vi riconoscevo!”
“Già...” fece Ertosis “... ed io stavo quasi per farvi delle avance!” Sorridendo.
“A cosa si deve questo improvviso cambiamento, capitano?” Fissandola Vortex.
“Entrando parlavate di un diplomatico...” sorseggiando il suo vino Porturos “... di chi si tratta? E perchè diavolo dobbiamo portarcelo dietro?”
“Già, l'idea non mi piace per niente...” scuotendo il capo Vortex “... invece di semplificarci le cose, temo che questo finirà per complicarcele ancora di più...”
“A proposito di semplificare o complicare...” mormorò Borel “... chiedevate del nome da usare per la nostra compagnia di mercenari... beh, ne stavamo discutendo fra noi quando siete arrivata... e si era pensato di prendere in prestito quello dei Gufi Scarlatti...”
“Idea che ci è stata suggerita da quel tipo...” disse Vortex indicando Guisgard che in quel momento stava uscendo dalla locanda “... quello che sta lasciando la locanda e che voi forse conoscete già, capitano... beh, devo dire che la sua idea non mi dispiace affatto...”
“Si, anche io credo sia una cosa fattibile.” Annuì Borel.
“A me invece” intervenne Ertosis “quel tipo non mi piace affatto. Si da troppe arie!”



Intanto, in uno dei meandri del Palazzo Reale, dove nessuno poteva accedere, due figure discutevano fra loro circa le sorti del regno e gli esiti della spedizione che avrebbe portato Clio ed i suoi compagni nella misteriosa Gioia Antiqua.
“Ormai ci siamo...” disse la figura incappucciata “... la spedizione lascerà a breve la capitale...”
“Volete che siano uccisi appena lasciata la città, maestro?” Chiese la donna.
“No...” mormorò la figura incappucciata “... volgeremo il tutto a nostro favore...”
“Ritenete che possano arrivare davvero a Gioia Antiqua, maestro?”
“Il difficile” spiegò la figura “non è arrivarci, ma uscirne vivi... ed a me importa che vi arrivino... e una volta là ho già ideato cosa fare...”
“Volete che raccolga informazioni sui membri della spedizione, maestro?”
“No, non è importante...” rispose la misteriosa figura “... li controlleremo per tutto il tragitto...” rise appena “... poveri sciocchi... non sanno che nulla accade senza che io lo sappia...” fissò la donna davanti a lui “... noi apparteniamo ad una rara razza di individui capaci di pensare... e quando noi pensiamo i nostri nemici sono poi impotenti...” alzò appena il capo, tanto da mostrare il suo volto da sotto quel cappuccio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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