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Vecchio 04-04-2014, 02.22.56   #1296
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Non credo proprio di poter andar d'accordo con quel tipo...” disse Ertosis a Clio, gettando uno sguardo verso la porta, dove Guisgard stava uscendo “... si vede subito che è uno sbruffone, un pallone gonfiato!”
“Parliamo di cose serie ora...” fece Borel “... allora è deciso, saremo i Gufi Scarlatti... beh, visto che non volete farvi chiamare capitano, diteci allora in che modo dobbiamo rivolgerci a voi...” fissando Clio.
“Già...” intervenne Vortex “... dovete trovare un nome adatto al capo di una compagnia di mercenari...”
“Un nome da donna scaltra, autoritaria, che sa cosa vuole...” sorridendo Ertosis “... insomma, la mia donna ideale!” Ridendo.
“Beh...” mormorò Borel “... se non riusciamo a trovare un nome che ci soddisfi, possiamo sempre chiederlo a quel cavaliere...” indicando con un cenno del capo la direzione della porta “... mi sembra abbastanza ferrato in questo genere di situazioni. E poi, non so, ma a differenza di Ertosis io invece credo che quel tipo sappia il fatto suo.”
“Andiamo, vecchio mio...” Porturos a Borel “... sai meglio di me come il nostro Ertosis sopporti poco qualcuno in grado di togliergli il boccone da bocca...” rise.
“Cosa intendi dire?” Fissandolo Ertosis.
“Prova a guardare verso la porta, amico mio...” rispose Porturos.
Tutti allora guardarono in quella direzione, assistendo così ad una curiosa scena.
“Questi forse non basteranno, cavaliere?” Fissandolo negli occhi la ragazza.
“In verità” fece Guisgard con la borsa di lei in mano “credo siano un buon gruzzolo per una fuga romantica... lo si capisce dal peso...”
“Allora qual'è il problema?” Chiese lei. “Sono i risparmi che ho messo via negli ultimi mesi.”
“E' proprio questo il problema, bellezza...” sorridendo Guisgard “... non potrei mai approfittare di te...”
“Ma perchè?” Stringendosi a lui. “Vi piaccio, no? Me lo avete detto quella sera, rammentate?” Sotto la Luna...”
“Eh...” fece lui “... si dicono tante cose sotto la Luna... e comunque, sai bene di piacermi...”
“Voi siete innamorato di me, lo so per certo!”
“Angelo, sarei un pessimo affare per te...” prendendo la mano di lei “... sono una testa calda, uno scavezzacollo... e poi...”
“Poi?”
“Poi mi innamoro di continuo, dunque è come se non mi innamorassi affatto.”
“Un'altra notte soltanto...” stringendosi ancor più lei a lui “... datemi solo un'altra notte... e vi convincerò a portarmi con voi...”
“Eh, bellezza...” sospirò lui “... temo che potresti essere molto convincente...”
“Cosa farete una volta giunto a Sygma?” Con occhi languidi lei. “Senza una donna?”
“Beh...” scostando le braccia di lei dal suo collo “... immagino sarò impegnato un bel po' per far valere i miei diritti sull'eredità di mio zio... e non credo che basterà la mia parola di gentiluomo per convincere eventuali oppositori...”
“Allora” disse lei “se non verrò con voi mi ucciderò!”
“Anche questo è un pessimo affare, Angelo mio.” Sorridendo Guisgard. “Poi finirai all'Inferno.”
“L'Inferno forse non esiste!” Decisa lei.
“Molti invece affermano il contrario” fissandola lui “dunque non c'è da dubitarne.” Facendole l'occhiolino.
“Ho capito!” Esclamò lei. “C'è un'altra donna!”
Guisgard rise.
“Si, ne sono certa!” Irritata lei.
“Mi spiace deluderti, ma nessuna mi sta aspettando, né tanto meno pensando.” Sorridendo ancora il cavaliere.
“Giuratelo!” Pretese lei. “Giuratelo che per voi esisto solo io!”
“Un poeta latino” disse lui “affermava che un bacio è il miglior giuramento, poiché anche se celasse una menzogna sarebbe ugualmente dolce...” si avvicinò a lei e la baciò.
“Siete un bugiardo...” sussurrò lei con le sue labbra ancora su quelle di lui “... e spero davvero che l'Inferno esista... così da potervi vedere lì a bruciare...” e tornò a baciarlo.
“Ora devo andare, piccola...” sussurrò lui.
“Un altro bacio, cavaliere...”
“Per oggi sei già stata baciata abbastanza...” facendole ancora l'occhiolino lui “... qualcosa vorrai pur conservare per i tuoi clienti, no?”
“Sei un lurido...”
“Ah...” zittendola lui con un dito sulle labbra “... una signora non dice nulla di sconveniente...”
Rise, le mostrò un vistoso inchino e la salutò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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