Uscì con coraggio dalla vegetazione e mentì un po’ all’ orco: “Non sapevo che questo ponte fosse vostro, Milord!......Vi prego di perdonarmi!....Sappiate che stavo volando e che qualcosa mi ha fatto precipitare. Credetemi non avevo alcuna intenzione di disturbarvi. Ma dove siete?”.
Mi avvicinai timorosa al fossato del ponte, dal quale proveniva una forte e stomachevole puzza. Tappai l’ etrusco ed opalescente naso e la rubina bocca per non vomitare.
All’ improvviso, vidi Tisin appoggiarsi sul ponte.
Gli feci segno di andarsene per cercare aiuto e per non farlo finire nei guai.