Sgranai gli occhi.."Ma questo è ingiusto Older..qui sono d'accordo con Voi...andiamo in chiesa, è la Casa del Signore ma quando si deve dissentire lo si deve fare".
Entrai in chiesa e la gente si era riunita attorno al vescovo e vicino vi stava la teca, portata da quei cavalieri possenti, che proteggeva la arma.
"Dissento..." dissi in tono pacato e la mia voce rimbombò nella chiesa di San Martino mentre mi avvicinavo al duca e al vescovo già pronto a investirlo come Campione.
Mi rivolsi prima al Duca..."Sua Signoria, non metto in dubbio il vostro onore e la vostra gloria ma è stata sancita una regola...questa arma, la arma dei Taddei spetta a Colui che sconfiggerà il cinghiale e quindi il Male, cosa che voi mi sembra non avete ancora fatto..magari potreste non essere voi e dovrà ancora arrivare colui che lo farà". Ricordai le parole di Posteg e stranamente ci credevo..."Sapete Duca Gvin..non pensiate io sia una donnina sciocca solo buona per essere la regina delle madrine..anzi abbiamo due cose in comune, il nome pure..ovvero mi presento..Duchessa Altea Mc Gwyn..provengo da Camelot ma visto mio padre era un uomo diplomatico alla corte e pure imparentato coi reali, come me, abbiamo girato molti posti, siamo stati pure a Capomazda ma purtroppo non nel vostro..piccolo ducato" e sorrisi ironicamente pronunciando quelle parole.."A differenza di voi non vado in giro con stendardi e seguito..anche se potrei farlo".
E a questo punto mi rivolsi al vescovo.."Sua Emminenza, sebbene io abbia avuto una forte educazione cattolica proprio per questo devo dissentire....è chiaro, i Taddei sono legati alla Chiesa e non permetterebbero mai questo gesto che state compiendo..il duca dovrà dimostrare di meritarsela la arma ovviamente avvisandolo di ciò che rischia visto non è invincibile".
Il vescovo e il duca mi osservavano in silenzio lanciandosi delle occhiate
e io guardai la gente sperando capissero.