Usare la magia, anche quando non si erano potenti maghe come Eilonwy, comporta un grande sforzo sensoriale, che finisce per stremare l'autore o l'autrice dell'incanto.
Così, Eilonwy, congelati gli occhi dell'orco, un attimo dopo cadde senza forze, impossibilitata anche a compiere il più piccolo movimento.
L'orco, invece, vistosi gli occhi coperti da quelle leggere lastre di ghiaccio, cominciò a picchiare forte con i pugni sulla sua faccia, fino a rompere la gelida benda.
Riavuta la vista e fuori di sé per l'ira, prese con forza Jack che penzolava dal ponte e lo buttò con tutta la sua forza nel fossato sottostante.
Un attimo dopo si voltò verso Eilonwy intenzionato a fare altrettanto.
“Ehi, aspetta...” disse sir Riccardo galoppando veloce verso il ponte “... non puoi ucciderla!”
“E perchè mai?” Fissandolo il mostro. “Io e lei avevamo fatto un patto! Non ha saputo risolvere l'arcano ed a me spettava la possibilità di scegliere chi fra i suoi compagni uccidere! Poi lei ha cercato di fregarmi, gettandomi del ghiaccio sugli occhi! Ora me la pagherà!”
“Aspetta!” Fece Riccardo. “Voglio rispondere anche io al tuo arcano! Se perdo mi ucciderai... ma se vinco prenderò la ragazza ed il suo cavallo!”
“Giuri di rispettare il patto?” Domandò l'orco.
“Sul mio onore di cavaliere!” Annuendo Riccardo.