Altea e Roxanne giunsero alla casa del pastore.
“Zio, sono io...” disse entrando la ragazza “... sono tornata...”
“Finalmente.” Fece Enar. “Cominciavo a preoccuparmi. E' ormai sera e sai che non voglio tu esca col buio.”
“Infatti sono tornata in tempo!” Sorridendo alla zio lei. “Ah, ti presento lady Altea. Era uscita per raccogliere fiori nella foresta ma essendo sera ho pensato di invitarla qui da noi.”
“E' sciocco ed imprudente uscire da soli nella foresta.” Mormorò Enar fissando Altea. “Soprattutto poi quando fa buio. Comunque mi rammento di voi... siete già stata qui giorni fa.”
“Dormirà con noi, poi domattina ritornerà in città.” Fece Roxanne.
“Si, ovvio.” Annuì Enar. “Tornare ora in città è fuori discussione. Vado a sistemare il letto. Non abbiamo una camera per gli ospiti, ma un posto in più non è difficile ricavarlo.” Ed andò a sistemare la stanza di sua nipote, dove la ragazza avrebbe dormito insieme ad Altea.
“Mio zio è un po' burbero, ma ha un cuore d'oro.” Rivolgendosi Roxanne ad Altea. “Purtroppo tempo fa è accaduto una tragedia che ancora lo tormenta. E poi ci fu quell'incontro con la bestia... lui è l'unico ad averla vista bene e ne porta ancora la cicatrice...” le sorrise “... volete vedere una cosa? Un disegno. Sono stata io a farlo, in base alla descrizione di mio zio. Vorrei diventare una pittrice, sapete? Forse vi spaventerà un po'... è la bestia...” aprì un mobile e mostrò il suo disegno ad Altea.