La notte era trascorsa così, mentre Altea e Roxanne parlavano fra loro.
I passi di Enar destarono il silenzio ed il torpore che avvolgeva la casa, annunciando l'inizio del nuovo giorno.
Roxanne allora mostrò il suo disegno ad Altea.
“L'ho fatto mentre parlavate, milady...” disse la ragazza “... con i vostri occhi inquieti e l'espressione intimorita e turbata per i fatti che stanno accadendo attorno a noi... tuttavia queste preoccupazioni non sono state capaci di affievolire la vostra bellezza...”
Ad un tratto si udirono delle voci provenire dall'esterno e poi dei passi di cavallo.
“Chi sarà?” Rivolgendosi Roxanne ad Altea. “Sembrava qualcuno che parlava con mio zio...” aggiunse tenendo sempre in mano quel ritratto.