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Vecchio 07-05-2014, 01.51.22   #1659
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Si, quei tre hanno preso un alloggio qui.” Disse la figlia del locandiere ad Altea. “Poi sono usciti, forse per fare un giro in città. Ma mentre li aspettate vi porterò subito un po' della nostra famosa bevanda alla cannella!” E andò verso la cucina. “Ecco a voi.” Tornando e servendo alla dama quanto aveva richiesto. “Purtroppo le novità sono sempre le stesse, terribili e funeree. Oggi è stato straziante assistere a quel nuovo funerale. Ho ancora davanti agli occhi il volto di quella donna...” scosse il capo “... mio padre mi chiama, devo aiutarlo in cucina... vogliate scusarmi, milady...” e si allontanò.
Nel frattempo, per le strade di Solpacus, Guisgard, Astus e Mine stavano tornando dal funerale della povera donna uccisa dalla bestia.
“Brutta storia questi funerali...” mormorò Mime “... di questo passo Solpacus resterà senza più una donna e senza neanche bambini...”
“Può un cinghiale fare tutto questo?” Scuotendo il capo Astus.
“Vi ho detto...” fece Mime “... è il demonio che manda quella belva a far stragi la notte...”
“Sei fissato tu...” guardandolo Astus.
“Ma appena avrò trovato il flauto giusto” con l'espressione decisa il rigattiere “vi farò vedere io come saprò farla al demonio!”
“E sentiamo...” mormorò Astus “... come deve essere questo flauto magico?”
“Deve emettere lo stesso suono che il demonio usa per richiamare la bestia.” Rispose Mime.
“Basterà allora trovare un comune richiamo per cinghiali...” sarcastico Guisgard “... di quelli adoperati dai bracconieri.”
“Ben detto, amico mio!” Scoppiando a ridere Astus.
“Ripensavo al funerale...” fece il cavaliere “... a quella poveretta...”
“Non pensarci più, è meglio...” disse Astus.
“Una cosa mi ha colpito...”
“Cosa?” Chiese Astus.
“Prima di essere portata in chiesa” rispose Guisgard “la poveretta aveva un crocifisso al collo... ma poi, una volta messa nella cassa ho notato che non l'aveva più...”
“Non voglio credere” sussurrò Astus “che qualcuno abbia derubato un cadavere... che tristezza...”
“Eh, ne succedono di cose indegne...” scuotendo il capo Mime “... già, ne succedono... ah, un giorno il Buon Dio manderà un nuovo Diluvio e nessuno si salverà stavolta!”
“Già, davvero una brutta morte per te, vecchio mio!” Esclamò Astus. “Con tutta quell'acqua!” Rise ancora.
“Già...” con una smorfia il rigattiere “... direi ora, messeri, di alzare il passo perchè ho una gran voglia di bere e riacquistare un po' di buon umore!”
“Ci credo!” Dandogli una pacca sulla spalla Astus. “Parlare di acqua a te mette il magone!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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