“Finirebbe” disse Dort a Clio “per accusarci di essere impostori, buttandoci così fuori dalla giostra...”
“Non lo scoprirà.” Fece Guisgard. “Non avrà modo per farlo. Ma mangiamo ora...” prese a parlare ad alta voce “... avanti, uomini... vi voglio in forze per riprendere la caccia!” Guardò sornione Clio. “E anche tu, piccola!” Facendole l'occhiolino. “Stanotte ti ho fatto riposare poco, dunque hai bisogno di mangiare!”
Tutti loro risero.
“Non è possibile bere qualcosa?” Chiese Mime.
“C'è quel succo d'arancia!” Rispose Astus.
“Intendevo qualcosa che faccia fare sangue...” sorridendo il rigattiere.
“Immagino...” ridendo ancora Guisgard “... del tipo succo d'uva, vero?”
Di nuovo grosse risate echeggiarono sulla tavola.
“Beh, visto siete il capo...” rivolgendosi Ertosis al cavaliere “... tocca a voi decidere un buon piano per la bestia, no? Oppure siete bravo solo a strofinarvi su di lei?” Indicando Clio.
“Ma cosa diavolo ti prende?” Riprendendolo Vortex. “Ti sei bevuto il cervello?”
“Già...” sarcastico Guisgard “... pare che Mime beva e lui poi diventi brillo...”
“Ora basta, sacco di vento!” Alzandosi di scatto Ertosis. “Perchè non usciamo e la risolviamo da uomini questa cosa?”
“Ora piantala, idiota!” Fissandolo Borel.
“Sta zitto, Borel!” Con rabbia Ertosis. “Voglio vedere di che pasta è fatto questo pallone gonfiato!” Con occhi di sfida verso Guisgard.
Tutti nella locanda si zittirono e restarono ad osservare quella scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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