"Foschie rarefatte dipingono l'immobilità di ventri obesi e sudati
che adornano chiassose taverne dove osceni canti di moderna propogaganda
offuscano il germoglio della perduta natura umana,
e metre a stento risalgo il franoso crinale della mia precaria esistenza,
voci dal deserto reclamano la mia Musica e la mia Poesia,
come un'assenza dimenticata a cui non donare respiro tra le corde dell'anima....
Ma nella consapevolezza della storpiatura di un corpo logorato dalle innumerevoli intemperie,
con i fianchi a forma di arcobaleno che trascinano il pesante fardello di una pesante eredità,
mi commuovo ancora una volta ad osservare il miracolo di una Madre che ogni giorno si rinnova,
e tra la mia logorroica ed irrealizzata discendenza, fatta di crepuscoli d'autunno e ruscelli infecondi di montagna,
ritrovo le sue labbra e genuflettermi per baciare la sua piccola fronte,
affinchè, con immutato sentimento, io possa tessere le sue lodi di Donna
verso quel Signore del cielo e degli acquitrini che tanto le somiglia..."
Questa sera, nel silenzio della notte e delle ugole,
il Bardo è tornato, solo per te.....
Buonanotte Camelot, Madre di Popoli.
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
Ultima modifica di Taliesin : 12-05-2014 alle ore 08.05.14.
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