Fu un attimo.
Elisabeth fu colta da sensazioni strane ed indecifrabili.
Quell'osso sembrava vibrare fra le sue mani, senza che lei riuscisse a chiamare Daizer.
“E' un comune mortale lui...” avvicinandosi Flees alla donna “... e oltretutto non è neanche un granché.” Rise, per poi prenderle la mano. “Non temete, vi aiuterò io, cara zia...”
Daizer aveva proseguito, nel tentativo di cercare la tomba, svanendo dalla loro vista.
E Flees ne approfittò per avvicinarsi ancor più ad Elisabeth.
La fissò e un attimo dopo la sua bocca, calda e vogliosa, raggiunse quella di lei.
E la baciò a lungo, con impeto e bramosia, mentre le sue mani scivolarono lungo il corpo di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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