“Perchè” disse il vecchio ad Elisabeth “nessuno sa dove sia finita la tomba di quel ragazzo. Anzi, molti credono che non esista neanche più.”
“Come sarebbe a dire?” Stupito Daizer.
“E si.” Annuì il vecchio. “Tempo fa, infatti, qualcuno entrò di nascosto una notte nel cimitero, in cerca pare di un antico tesoro che si crede sia stato seppellito in questo luogo, finendo per sconsacrare la tomba di quel poveretto. Probabilmente credendo che in essa si trovasse proprio il tesoro.”
“Perchè proprio in quella?” Chiese il contrabbandiere.
“Perchè Comino fu, come detto, molto vicino all'Arciduca” spiegò il vecchio “e per questo i cercatori di quel tesoro pensarono bene di violare proprio la sua tomba.”
“E il tesoro fu trovato?” Domandò Daizer.
“Pare di no.” Rispose il vecchio.
“E che fine fecero i resti del povero ragazzo?” Ancora Daizer.
“Quei lestofanti” fece il vecchio “spostarono i resti mortali di Comino, per poi disperderli. Da allora nessuno è più riuscito a trovarli. Neanche alcuni cavalieri inviati da Capomazda, giunti appunto con l'incarico di ritrovarli insieme al luogo di sepoltura.”
“Accidenti...” scuotendo il capo Daizer “... un bel guaio...” si voltò verso Elisabeth “... e ora cosa facciamo?”
Flees allora scoppiò a ridere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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