La religiosa mi portò una minestra di verdure e del pane.
Quella zuppa era superbamente squisita.
“Mmm…..è….è…è buonissima!....Complimenti alla cuoca! Non ho mai assaggiato una minestra così buona neanche a palazzo!” esclamai tutta contenta e rifocillata.
Spezzettai il pane nella ciotola e la diedi al merlo Tisin.
“Buon appetito, amico mio!” gli augurai sorridente.
Quando mi voltai vidi la suora andare via.
“Buona notte, sorella!” le dissi.
Poco prima che scendesse il sole, misi Tisin sotto le coperte e sgattaiolai fuori in cerca di un corso d’ acqua.
Vicino ai due faggi c’ era una modesta, ma grande fontana. Quando anche l’ ultimo raggio di sole se ne andò, il maleficio ebbe il suo effetto.
Convertita in sirena nuotai felice tra i giochi d’ acqua.
All’ improvviso, sentì un flauto suonare una melodiosa, romantica e paradisiaca musica. Il flauto era quello di Sir Riccardo. Sì ne ero certa!
Quella melodia mi lasciava senza fiato e con una dolcezza ipnotizzante al cuore.
La sinfonia terminò ed io mi addormentai serena.
MELODIA DI SIR RICCARDO: