Visualizza messaggio singolo
Vecchio 17-05-2014, 13.20.35   #1837
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio e quell'animale.
La bella e la bestia.
I loro occhi, gli uni negli altri per lunghi, interminabili, insopportabili istanti.
Istanti in cui tutto sembrò ammutolirsi sotto il chiarore incerto e inquieto di quelle fiamme che pian piano avvolsero gran parte di quell'angolo maledetto della foresta.
Poi lo scontro.
La bestia caricò verso la bella, con gli occhi ardenti e carichi d'odio, la sua pelle cromata resa incandescente dai bagliori della fiamma, quegli aculei che splendevano acuminati ed affilati simili alle mille spade di una sentenza già troppe volte scritta e le fauci spalancate, come quelle di Cerbero che accoglie i dannati oltre la porta degli Inferi.
Gli Inferi.
Forse quelle fiamme che arroventavano alberi e cespugli altro non erano che un'anticipazione dell'Inferno.
Come un Averno incandescente, il fuoco sembrava reclamare le anime di tutti loro.
La bestia caricò verso la bella.
Ma ella estrasse la spada, in un impeto di eroico delirio, di folle vanità per l'ardore della battaglia, oltre ogni suo esito, la mostrò alla bestia e poi colpì.
Colpì ed affondò con foga, con lucida pazzia, con visionario compiacimento, quasi assaporando l'odore del sangue ed il fascino della morte.
La spada sembrò affondare tra le spaventose fauci di quell'animale.
Scendere nella sua innaturale bocca spalancata.
Un latrato.
Un verso ignoto a qualsiasi altro animale conosciuto a questo mondo e si arrestò, quasi accasciandosi per un istante, vomitando sangue.
Ma fu istante.
Poi il fischio.
Quel fischio che sibilò lento nella notte, tra il consumarsi delle fiamme e le grida degli eroi.
Un fischio che sembrò poi dissolversi nel basso eco del vento che soffiava attraverso gli alberi che ardevano.
La bestia allora, a quel richiamo, sembrò destarsi.
Alzò il capo e corse, sebbene con passo incerto, oltre lo spuntone roccioso, come se fosse il confine tra questo mondo e l'Aldilà.
Raggiunse un alto dosso, dove dall'oscurità emerse una figura.
Una figura che raggiunta dalla sua mostruosa creatura sembrò poi dissolversi insieme alla bestia, nell'irreale e sacrilego buio di quella notte senza fine.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso