Elisabeth e Daizer uscirono dalla cripta e trovarono Flees ad attenderli in superficie.
Il giovane cavaliere era steso sotto un albero e guardava il cielo.
E nel vedere sua zia subito si alzò lesto, per poi avvicinarsi.
“Il vecchietto che era qui...” disse Daizer “... dov'è finito?”
“Non sono mica la sua balia.” Fece Flees.
“Non hai visto dove è andato?”
“No, ero a cogliere fiori per la mia bella.” Irriverente il cavaliere.
“Al diavolo!” Esclamò il contrabbandiere. “Sei utile quanto il sale nel miele!” E corse a cercarlo.
Flees allora guardò Elisabeth e le mostrò una rosa rossa, che poi, con gesto improvviso, ma delicato, mise sulla scollatura del vestito di lei, adagiando il fiore tra i suoi seni, che con una delle spine causò un leggero ma intenso brivido alla donna.
“Vorrei essere quel fiore...” sussurrò alla maga.
In quel momento tornò Daizer.
“Venite, ho trovato il custode.” Facendo loro segno di seguirlo. “Presto, seguitemi.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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