Guisgard ascoltò con attenzione ciò che raccontò Altea.
“Si, anche io notai quel crocifisso al collo di quell'uomo...” disse il cavaliere “... la cosa mi stupì perchè pensai l'avesse rubato dal cadavere di quella poveretta... si, la cosa è alquanto strana...”
“Strana?” Ripetè Vortex. “Cupa direi invece! Rubare ad un cadavere! Bah!” Scosse il capo.
“Già...” osservando il velo Guisgard “... chissà, magari mi porterà davvero fortuna... ne ho un gran bisogno...” sorrise alla dama “... accetterò il vostro dono, dunque, anche se equivale a privarne il vostro futuro sposo...” le fece l'occhiolino “... e detto tra noi, sono certo che somiglia al tipo che descrissi al castello di lady Gertrude.”
Altea poi uscì per ritornare nella sua camera.
Qui ebbe ancora una visione e poi cercò nel suo libro.
Ma in quello stesso momento, interrompendola, qualcuno bussò alla porta.
“Milady...” era la figlia del locandiere “... c'è Older giù e chiede di voi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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