“Io qui non ci dormirei affatto.” Disse Daizer ad Elisabeth. “No, decisamente no.”
“Qui ci sono le sepolture più antiche...” spiegò Gambin “... la maggior parte sono loculi scavati nella roccia e coperti con materiali semplici, come tegole di terracotta, legna o pietre grezze... l'unica tomba un po' più elaborata è quella appartenuta ad un ricco funzionario latino... si trova in fondo alla galleria.”
“Conducici là.” Fece Daizer.
Il becchino, così, li portò a quella tomba.
Nel camminare, dietro di loro, Flees schiacciò la rosa con un piede, quasi con astio.
“E' dunque questa la risposta?” Avvicinandosi ad Elisabeth e sussurrandole ad un orecchio. “E' un no? Volete vada via? Basterà non dire nulla... neanche una parola ed io svanirò per sempre... se invece un po' vi importa di me, allora ditemelo prima che vada via...”
In quel momento giunsero alla tomba.
Daizer cominciò ad osservarla, chiedendo ad Elisabeth di fare altrettanto, in cerca di indizi.
E il contrabbandiere trovò un'altra incisione.
“Guardate...” indicandola, per poi leggere ad alta voce:
“Dalle tenebre risali alla luce del giorno,
dove ogni sepolcro di una Croce è adorno.
Tra cipressi cerca il marmoreo Messaggero,
che di Grazia, Fede e Gloria è sempre foriero.
Poiché come seppe proteggere il giovane Tobia,
saprà di certo condurti a ciò che cerchi. E così sia.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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