“I signori di quel maniero” disse il capo di quei cavalieri ad Eilonwy “amministrano queste terre in nome dell'Arciduca. Dunque vi impongono di seguirci al castello.”
“Non potete obbligarci.” Fece Riccardo.
“Sono gli ordini che ho ricevuto” spiegò il capo dei cavalieri “e devo farli rispettare. Non avete comunque nulla da temere. E' un invito, non un arresto.”
“Un invito?” Ripetè Riccardo. “Un invito non è portato come obbligo.”
“Il soggiorno al castello” fissandoli il comandante dei cavalieri “sarà confortevole per voi. Avete la mia parola.”
“Per quanto dovremo restare?” Domandò Riccardo.
“Lo ignoro.” Rispose il capo dei cavalieri. “Vi sarà spiegato tutto una volta là.”
Riccardo allora si voltò a fissare Eilonwy.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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