Smisurata Preghiera
Nel vortice continuo di assenze ancestrali e di silenzi siderali, dove l'anima rarefatta viene risucchiata nell'opalescente universo nero dell'indifferenza e dell'insensatezza, a quegli uomini moderni che credono di potere fare a meno della Poesia e della Musica che un tempo dominava le loro parole e le loro opere, al mio caro fraterno amico Cavaliere dell'Intelletto chiedo umilmente, attraverso la sua arte perduta, come una sorta di smisurata preghiera, di intercedere, per le mie perle martoriate che si trovano sul luogo del cranio, con quella Rita degli Impossibili che tanto somiglia alla sua anima ed alla sua terra....Grazie mio buon amico e buongiorno Camelot, spero che presto ti sveglierai in questa bizzarra Primavera.
Taliesin, il Bardo
p.s. oggi come ieri, ventidue maggio dell'anno duemiladodici:
"Taliesin, mio buon bardo, vi sono debitore per averci parlato di una delle donne più straordinarie di ogni tempo. Il culto di Santa Rita è fortissimo nelle mie terre, dove ella da sempre è stata amica devota, benigna protettrice e pietosa dispensatrice di doni. Il suo appellativo, ossia Santa degli Impossibili, è dovuto alla grandezza dei suoi interventi, soprattutto in casi disperati, a dimostrazione dell'infinita Carità Cristiana che benedisse il suo cuore."
Sir Guisgard
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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