Risero, cantarono e ballarono a lungo.
Tutta Solpacus era in festa e quei mercenari erano visti ora come eroi e liberatori.
Gvin si ritirò con i suoi nei padiglioni, mentre gli uomini di Clio si abbandonarono a quei tanto attesi festeggiamenti.
Guisgard si congratulò con Nestos.
“Sei stato grande, amico mio...” disse il cavaliere “... davvero.”
“Ho solo detto ciò che ho visto.” Felice il medico. “Eh, pare che i nostri amici si stiano divertendo.” Guardando poi Clio e gli altri della compagnia.
“Signori e signori!” Prendendo la parola il Borgomastro. “Per festeggiare scorreranno ora litri di buon vino e tanti piatti come non ne avete mai assaggiati!”
Tutti esultarono.
“Ed inoltre” continuò il Borgomastro “come tradizione ora si aprirà il Ballo Cortese, dove ognuno degli uomini presenti potrà decidere quale grande amante impersonare insieme alla sua bella! Si aprano le danze!”
“Beh, allora andiamo a caccia delle nostre belle, ragazzi!” Esclamò Porturos. “Vedo ci sono tante belle figliole in questa città!”
“E sentiamo...” fece Ertosis “... tu chi amante saresti?”
“Io ho sempre amato Agamennone!” Ridendo Porturos.
“Attento alla tua bella allora!” Esclamò Dort.
“Io invece ho sempre amato Ercole!” Disse Vortex. “Ma chi era la sua bella?”
“Beh, ne aveva un bel po'...” fece Borel “... ed aveva anche una marea di figli.”
“Ottimo!” Ridendo Vortex. “Si è dato da fare!”
“Ma bada” Fece Astus “che aveva anche una buona quantità di suocere!”
Tutti risero.
“Beh, col vostro permesso” Porturos a Clio “noi andremo in cerca delle nostre belle. Vi unite a noi?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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