“Beh...” disse divertito Guisgard a Clio “... allora vorrà dire che rispetto a tutti gli altri, e guardandoti non dubito siano stati in tanti a provarci, io posso vantarmi di non essere stato preso a calci...” rise “... anche se...” facendole l'occhiolino “... magari quello sarebbe stato il modo migliore per riprendere quel nostro discorso interrotto tempo fa ad Afravalone, quel certo duello...” rise di gusto “... dai, sto scherzando... giuro solennemente, con tanto di parola di gentiluomo, così cara a voi aristocratici, che da oggi ti guaderò solo come soldato nobilissimo e abilissimo... va bene? Beh, in realtà non ci sono molti soldati in giro con occhi come i tuoi, ma userò la fantasia...” scosse il capo soffocando una risata “... avevo promesso di aiutarvi a catturare la bestia, no? Dunque fino ad allora resterò con voi... e alla mia partenza nessuno più attenterà al tuo onore... nessuno tranne quel principe naturalmente...”
Poi Clio mostrò al cavaliere il dono di Roxanne.
“Il disegno è bellissimo...” osservandolo Guisgard “... anche se tu sei molto più bella...” lesse poi il biglietto.
Lo ripiegò con cura, restituendo il tutto alla ragazza.
“Beh, due sono le ipotesi...” mormorò “... se davvero la ragazza possiede gli stessi poteri della zia, allora chi ha deciso di mandarla al rogo non ha fatto poi così male...” ironico “... oppure lei, come sua zia, non ha nessun tipo di divinazione ed io allora resterò vivo e vegeto...” le fece di nuovo l'occhiolino “... anche perchè io non sono il vero Gufo e tu...” fissandola “... tu non piangeresti mai per me...” tornò a fissare la brughiera “... so che in caso di pericolo mi proteggeresti... lo faresti per ognuno dei tuoi soldati...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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