Clio scese di sotto e trovò Guisgard.
Con lei c'era Dort e poco più indietro Borel.
Ovviamente Vortex e Porturos non avevano perso di vista il cavaliere.
E questi, nel vedere Clio armata di balestra, sorrise appena.
“Beh...” disse “... sono troppo a corto raggio e quella balestra è quasi un spreco... ma capisco, vuoi essere certa di non mancarmi...” la fissò e tornò subito serio.
Era bellissima.
Da togliere il fiato.
I capelli spettinati, gli occhi ancora arrossati ed il viso lievemente pallido.
Lo sguardo era truce, ma quegli occhi sembravano brillare della medesima luce che li animava mentre lui la guardava nuda.
E ora che sapeva di dover andar via, di doverla perdere per sempre, Clio gli appariva ancora più bella.
Bella da far male.
“Capisco di aver perso ogni considerazione e diritto” mormorò “ma non credo che tu corra rischi al punto da avere questa scorta...” indicando i compagni di lei “... dopotutto sei anche armata, mentre io invece no... io vorrei solo parlarti per un minuto... uno soltanto, da soli... poi andrò via e non mi rivedrai mai più...”
“Hai una bella faccia tosta, lo sai?” Sbottò Vortex. “Ci credi degli idioti?”
Lui non rispose, limitandosi a sorridere appena, per poi tirare su un bel respiro.
Un respiro che sembrava essere molto simile ad un sospiro.
Tornò allora a fissare Clio.
I suoi occhi azzurri erano inquieti, come se un profondo tormento li attraversasse.
Ed i lividi e i tagli procuratigli da Vortex rendevano il suo viso cupo e ombroso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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