Era stato solo un sogno, dolce ed etereo.
Certo, come poteva essere diversamente?
Oh, Guisgard...
Sospirai, per poi sorridere.
Per la prima volta ero lieta che lui non fosse accanto a me.
L'idea che lui fosse lontano, al sicuro, era rassicurante.
Avanti, Clio.. Vediamo come finisce questa storia..
Cercai di capire dov'ero. Una stanza umida, i polsi legati alle pareti.
La nausea era sparita, però.
Provai a muovere le mani, saggiando la resistenza delle catene, ma erano forti e robuste.
Mi guardai attorno. Riuscii a scorgere una persona incatenata accanto a me, priva di conoscenza.
Non riuscivo a vedere il suo viso.
Una flebile speranza mi attraversò.. Dort..
Non si incatenano i morti.
Cercai di sporgermi verso di lui, di scuoterlo con un piede.
"Ehi.." chiamai "Svegliati... svegliati.. andiamo.. svegliati..".
Come mi ero svegliata io, si sarebbe svegliato anche lui.
Almeno, lo speravo. Continuai a guardarmi intorno.
Quei rumori.. allora è qui che tengono le bestie.. fantastico..
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