“Beh...” disse Flees ad Elisabeth, avvicinandosi a lei così tanto che la maga ebbe la chiara sensazione che lui stesse quasi per baciarla “... potrei dire che mi sei mancata così tanto, cara zia, che mi sembrava davvero di impazzire... in verità non volevo certo staccarmi da voi, ma durante il tragitto le guardie mi hanno spinto sempre più in disparte, facendomi praticamente capire che non ci volevano molte persone là sotto... allora ho deciso di attendervi fuori, sotto un albero... e poi, aspettandovi, mi sono addormentato per svegliarmi solo poco fa...” sorrise alla donna “... ma sappi che per tutto il tempo non ho fatto altro che sognare di te, cara zia... e se non mi credi ti basterà leggermi nella mente per vedere ogni immagine di quel sogno...” aggiunse malizioso.
“Allora direi di lasciare il cimitero” fece Daizer “e di raggiungere subito la locanda più vicina per mangiare e trascorrervi la notte.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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