Ascoltavo con attenzione le parole dello spadaccino e osservavo i suoi occhi....la via della spada da come la descriveva era qualcosa che ci portava ad esaudire i nostri desideri..per ognuno di noi era diversa.
Strinsi forte la spada...Musain..non ebbi il tempo di replicare che se ne andò e chiamai Ahmed..."Seguitelo...insieme alle guardie, voglio sapere chi sia e dove risiede..devo sdebitarmi con lui".
Mi avvicinai a Korshid mentre prendevamo i nostri cavalli per tornare a Palazzo, la via era tranquilla e con noi era rimasto una guardia.."Dimmi, tu sei saggia..perchè ha fatto tutto questo, eppure quello spadaccino aveva qualcosa di misterioso non pensi? A sentirlo parlare...e vederlo combattere, mi sembrava uno di quei samurai di cui ho letto molto".
Arrivammo a palazzo e Amina ci venne incontro assieme alla ancella appena arrivata per me, Fatima, sorrisi alla ragazza ed Amina vedendo la spada nelle mie mani mi guardò negli occhi con soddisfazione ma non parlai..."Ora..mentre aspettiamo Ahmed...voglio farmi un bagno rilassante, ma vorrei rimanere sola nella mia stanza per un attimo".
Mi sedetti, guardavo la spada attentamente e osservavo ogni minimo dettaglio...egli me la aveva donata, egli aveva combattuto per darmela e la avrei preservata come uno dei più preziosi tesori..ma cosa significava quella spada? La avvolsi in un prezioso tessuto e la riposi sopra un mobile intarsiato di ebano.
Mi immersi nella tinozza piena di petali di rosa e orchidee, poco dopo mi preparai per andare al piccolo tempio preparato da Korshid, indossai le vesti da principessa e uscii dalla stanza "Korshid, Fatima e Amina andiamo a pregare gli dei per quel cavaliere...anche se egli ha chiarito non crede in essi, e preghiamo per la libertà futura di Setareh".
Ci sedemmo vicino al Sacro Fuoco, lo scrigno era chiuso e ben protetto, ma ero impaziente Ahmed tornasse.