Elisabeth ebbe il permesso di ritirarsi, così lasciò gli alloggi di Oxuid per raggiungere la sua camera.
Qui si cambiò e poi si mise a pregare.
Ma poco dopo qualcuno bussò alla sua porta.
Era il locandiere.
“Madama, vi ho portato teli e lenzuola pulite.” Disse posando tutto sul letto. “Qui poi vi è del sapone. Perdonatemi se non ho fatto in tempo a portare tutto prima del vostro arrivo, ma ho avuto molto da fare.”
“Quel comune sapone non è adatto alla pelle di madama.” All'improvviso una voce sulla soglia. “Occorre qualche essenza delicata, come vaniglia, cannella o fior di ciliegio.” Continuò Musain. “Inoltre serve dell'olio perchè la sua pelle non è abituata a questo clima, arrivando ella dall'Oriente.”
“Messere, io non so se posso procurarmi tutto ciò...” farfugliò il locandiere “... ma farò del mio meglio...”
“Cominciate a portare allora dell'olio.” Disse lo spadaccino. “Andate.”
“Si, messere...” annuì il locandiere per poi andare via.
“E' terra di villani questa.” Musain ad Elisabeth. “Ma forse quell'uomo riuscirà a procurarvi ciò che vi occorre, madama.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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