Gira attorno al carrozzone, curiosa, chissà come farà a muoversi questa grande e strana nave, pensa tra se.
Milord, il micio blu nella sacca che porta sempre con lei si agita e tira fuori la testa lei lo accarezza e gli parla con dolcezza " sta bravo cucciolo e non farti notare troppo, il tuo colore darebbe troppo nell'occhio.
Milord sembra aver capito ciò che la padrona gli ha detto e sparisce di nuovo nella sacca.
Lei continua a girare attorno a quel carrozzone, poi si ferma e guarda il trambusto sorridendo, raccoglie uno dei foglietti distribuiti da terra e lo legge.
Scoppia a ridere, riguarda quelli che sembrano attori ma che si definiscono eroi e pensa che non mette in dubbio la loro abilità con le armi,
Ma che presunzione pensare che possano risolvere tutti i problemi.
I suoi sicuramente non crede possano essere risolti da eroi ambulanti,
non ha bisogno di guardie del corpo o di soldati per difenderla ma di un lavoro
che le permetta di mantenersi e non solo ma che le permetta anche di studiare e di usare ciò che sa.
Purtroppo però quei tipi di lavoro non sono per donne.
La scienza e la cultura, come le ricordava il suo patrigno, sono prerogativa degli uomini.
Si gira e fa per andarsene verso la locanda, i suoi capelli sciolti ondeggiano al vento, e i suoi occhi verdi si riempiono di lacrime.
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Amo la quiete, ma il mio destino è vivere navigando in burrasca
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