Guardai Ismael orgogliosa ma egli era troppo debole per la ferita..li avrebbe colpiti tutti, ad un tratto arrivò Arwin e cercò di batterli tutti, ma per lui, come immaginavo, erano in troppi...già..non vi erano tende per stenderli a terra e prenderli a calci ma per fortuna arrivarono pure gli altri uomini di Carolon e compreso egli stesso e tutto fu sistemato.
Ismael si alzò subito e rese omaggio a quegli uomini e mi guardò..."Messer Carolon...vi devo rendere omaggio e ringraziarvi per tutto questo, vedete Ismael conosce le nostre leggi e per questo volevo qualcuno lo affiancasse..qualcuno dei vostri uomini..per confrontarsi e spiegare a lui e alle mie guardie cosa qui si doveva evitare...credetemi, Ismael ha agito in buona fede, non è un violento".
Sospirai per essere più tranquilla..."Bene...se desiderate domani mattina portate alcuni vostri uomini per affiancare i miei soldati" e guardai gli uomini.."ora avete capito...per me...non preoccupatevi..non necessito di una guardia" e osservai Arwin, sapevo fremeva per prendere quel posto, ma le sue parole mi avevano ferita.
Ci congedammo e tornammo a palazzo sempre in incognito e andammo in una piccola tenda dove stavano le guardie, tolsi il fazzoletto ad Ismael e lo curai..."Con questi unguenti guarirai..non è nulla di profondo" e legai forte il fazzoletto..."Non dovevi arrivare a tanto, te l'ho sempre detto..hai agito per le nostre leggi o per gelosia? Per un attimo ho temuto di perderti..lo sai, non posso nominarti mia guardia personale...capirebbero..per me voi siete tutti uguali, ma tu no.." e gli accarezzai il volto e gli presi la mano "ma tu stesso passeresti guai seri". Egli non parlava e mi guardava...un attimo di silenzio tra noi.."Ora diranno quegli uomini di stanotte? Devi avvisarli prima sappia tutta la corte di tenere il segreto".