Le sue parole scorrevano in cielo come le stesse scivolavano sul manto notturno........si era giusto...dovevo togliere un' abito......ma quello da cavaliere lo avevo da così tanto tempo che mi era entrato dentro alle ossa...come l'umidità in un giorno di pioggia........ma ero Elisabeth....ed Elisabeth era un'entità femminile....era quello il mio ruolo.......la sua voce sfumò come la melodia di una musica che ti entra nel cuore....si tolse il cappuccio........mi aveva parlato come un padre........di mio padre mi ricordavo poco...tranne il suo funerale......c'era il Signore di quel maniero....e non mi sembrava mio fratello mi avesse detto mai come si chiamava........perchè aveva dato il Cavalierato a mio padre...io sapevo che era un contadino.......Mio fratello era chiuso come uno scrigno......." Mi avete detto parole bellissime...e che non ricordo di aver mai sentito da mio padre...e mio fratello era troppo intento a farmi diventare un Cavaliere...un uomo.......strano destino vero ?.....guardate..il sole...stra lasciandola notte.......come il cavaliere che mi ha donato un bacio....".......guardai l'orizzonte.....
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