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Vecchio 27-06-2014, 17.11.35   #206
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Froster era bianco come un cadavere.
Fissava con un'espressione da ebete lo sguardo implacabile di Oxuid e quello languido di Clio.
I suoi occhi passavano dall'uno all'altro come se non riuscissero a comprendere fino in fondo la gravità di quella notizia.
“Come...” disse infine balbettando “... come può essere accaduta una cosa simile?”
“La cosa ora” fissandolo Oxuid “è del tutto indifferente. Nulla è più inutile che piangere sul latte versato.”
“Cosa...” mormorò Froster “... cosa facciamo ora?”
“Il grande condottiero” rispose Oxuid “è sempre in grado di rivoltare a suo favore anche la più terribile delle sciagure. Come fece Scipione Africano, quando a Zama, travolse le armate Cartaginesi usando a suo pro la formidabile tecnica di sfondamento dello stesso Annibale.”
“Non è il momento di citare la storia...” indispettito Froster “... questa è la vita reale, non un libro...”
“La storia” con tono basso Oxuid “è lo specchio delle vicende umane che si ripete all'infinito. E se ora vi trovate in questa situazione, milord, è proprio perchè non avete saputo far vostri gli insegnamenti del passato. Vi avevo avvertito che lasciare Lortena ora rappresentava un grosso e stupido errore.”
Froster calò il capo.
“Ora voglio recuperiate per un attimo la calma ed il sangue freddo...” continuò Oxuid “... mi occorre la vostra lucidità... fate mente locale e cercate di rammentare se esiste un luogo a Lortena in cui potete dire che il vostro potere è saldo... un castello, una torre, una chiesa, un tempio, un pozzo, persino un buco... qualsiasi posto in cui siete certo di poter esercitare un sicuro controllo...”
“Ecco...” farfugliò Froster.
“Pensateci...” disse Oxuid.
“Ora non riesco a concentrarmi...”
“Dovete farlo” lo esortò Oxuid “o tutto sarà perduto.”
“Ecco...” scuotendo il capo Froster “... si... forse... forse la Rocca del Tireo... si, lì ho ammassato una guarnigione che controlla il passo che dalla costa porta all'entroterra ed è praticamente imprendibile dall'esterno...”
“E' certa la fedeltà di quegli uomini?” Chiese Oxuid.
“Si...” annuì Froster “... sono i miei uomini migliori...”
“Bene.” Fece Oxuid. “Allora quella rocca sarà la nuova e temporanea capitale di Lortena. Da lì riprenderemo il potere.”
“E come?” Stupito Froster. “Lì vi è solo una guarigione, non certo un esercito...”
“Voi pensate solo a raggiungere quella rocca.”
“Cosa?” Incredulo Froster. “Tornare a Lortena ora? Ma sarebbe un suicidio!”
“Se non tornate ora a Lortena” con voce cupa Oxuid “non potrete più tornarci. Dovete dimostrarvi forte e dare un segnale al popolo ed ai vostri nemici.” Si voltò verso uno dei suoi. “Fa venire qui messer Musain con tutti i soldati.” Tornò a guardare Froster. “Voi e lady Clio, scortati da messer Musain, tornerete adesso stesso a Lortena, per raggiungere la Rocca del Tireo. Lì sarà la vostra nuova corte. Io intanto partirò subito per Imperios, per poi raggiungervi tutti al più presto.”
Detto questo, lasciò la locanda.
Poco dopo a Casal di Gioia arrivarono dei soldati con a capo l'enigmatico Musain.
“Lord Froster?” Avvicinandosi al traditore. “Sono messer Musain e da ora sarò la vostra guardia del corpo.” Fissò poi Clio. “Non temete, milady, il mio compito è proteggere voi ed il vostro signore. Non abbiamo però molto tempo, signori. Preparate i vostri bagagli, partiremo subito per Lortena.”
“Si...” fece Froster, per poi guardare Clio “... preparatevi subito, milady... dobbiamo tornare a Lortena immediatamente...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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