Da alcune colonne di libri ammassate disordinatamente su un tavolo e colmo anche di scartoffie, penne di piume d'oca, archibugi e pistole smontate e assemblate poi fra loro, sbucò la testa di un vecchietto.
Fissò Altea e le due persone che erano con lei, mostrando poi un largo sorriso.
“Oh, un'arma...” disse avvicinandosi a loro “... quanto tempo che nessuno me ne portava una...” osservando la spada “... posso vederla?” Prendendola dalle mani di Altea “... uh, una spada Capomazdese da parata... questo genere di armi pur non essendo fatto per usarsi in battaglia, viene costruito con molta attenzione, poiché deve ben figurare nelle parate militari...” guardò poi con attenzione la scritta incisa sulla lama “... beh, da questa scritta possiamo di certo dedurre che il proprietario non era una persona comune...”
“A chi credete sia appartenuta questa spada?” Chiese Ahmed a Bauon.
“Oh, non è semplice a dirsi...” rispose il vecchietto “... forse ad un nobile... o magari ad un chierico vagante... chissà... ma di sicuro, chiunque fosse, era molto vicino alla corte dei Taddei...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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