“Dire ciò che si pensa” disse Oxuid ad Elisabeth “è quasi sempre la cosa più giusta da fare. Comunque, come detto, con me non avrete mai simili problemi. Anzi, io voglio che i miei collaboratori parlino con me di tutto e apertamente. L'ultimo mio pensiero è infatti giudicarli.”
Il viaggio poi proseguì tranquillo, tra i verdi passi che correvano fra foreste dall'aspetto impenetrabile e vallate racchiuse da alti monti.
Oltrepassato infine il confine di Imperion, la carrozza non impiegò molto a giungere finalmente nelle terre di Lortena.
E dopo un po', lungo la strada, spuntò una locanda.
“Sergente...” affacciandosi dal finestrino della vettura Oxuid e chiamando il capo dei militari che facevano da scorta “... ci fermeremo in quella locanda per una breve sosta. Giusto il tempo di mangiare qualcosa, per poi riprendere quanto prima il cammino.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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